Questa raccolta è nata una sera di fine aprile. Tornando a casa in macchina, un rudere circondato da fiori gialli ha catturato la mia attenzione. Mi sono fermato per un sopralluogo e il giorno dopo sono tornato a fotografarlo. Avevo letto da poco “Architetture, città, visioni” di Basilico e, nonostante non avessi mai approfondito il genere, in quel periodo ero incuriosito dallo studio degli spazi e dalle riflessioni sull’interpretazione della realtà.

Ho scelto di dar vita a questa breve raccolta per sperimentare la fotografia paesaggistica e per collezionare scene di tramonti primaverili dei luoghi dove sono cresciuto. Ogni primavera rivivo lo stupore e la curiosità che provavo da piccolo, quando camminavo tra le stradine che dividevano i campi.

La rinascita della natura, infatti, ha un impatto visivo fortissimo: ogni albero, ogni filo d’erba, ogni fogliolina riesce a distinguersi, grazie alla luce radente e alle sfumature della vegetazione appena nata.